Poeti | |||||||||
Luis
De Góngora |
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(Córdova 1561/1627) Prese gli ordini sacri verso i ventiquattro anni, ma fu ordinato sacerdote solamente dopo la cinquantina. Le sue opere in versi furono pubblicate la prima volta nel 1627 Scrisse un Panegirico al Duque de Lerma (1617), lasciato incompiuto; due poemi: Fábulas de Polifemo y Galatea e Soledades (già in circolazione manoscritto nel 1611); due commedie: Las firmezas de Isabela e El doctor Carlino; ed inoltre: romances, letrillas, sonetti; canzoni sacre, eroiche, amorose, funebri, ecc. Dell'attività letteraria del Góngora si distinguono generalmente due epoche, che sono piuttosto da considerare sotto l'aspetto di due tendenze parallele, poiché romances ddi gusto "popolaresco", ne comporrà anche negli ultimi anni della sua vita, mentre i versi limati e sonori, le poesie brevi e le canzoni, i sonetti di perfetta elaborazione, anticipano le preziosità del "Polifemo" e delle "Soledades". Poeta di un mondo in cui si compongono il burlesco e l'eroico, il
religioso e il profano, Góngora realizza forme letterarie di
erudita oscurità, abili e ingegnose. Scenografie barocche,
ricche immagini, complicate innovazioni lessicali e sintattiche del
"Polifemo", e metafore brillanti, sfoggio di abbondanza
decorativa delle "Soledades" che volevano essere una interpretazione
poetica della natura física della terra evocata nella serie
delle reminiscenze classiche, delle allusioni e delle favole che si
susseguono. Appartiene al repertorio del coro: Las flores del romero. Romance primero
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