Huiracocha |
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musica
e testo: Clotilde Arias |
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Secondo molti cronisti dell'età coloniale,
gli indios avrebbero avuto l'intuizione del divino tramite la figura
di Huiracocha.Il suo nome primordiale era Illa Tiki, che in aymara significherebbe “luce originale”. Il nome Viracocha invece gli sarebbe stato attribuito solo in seguito, quando scomparve nel mare di Tumbes (Vira, spuma; cocha, specchio d’acqua). I cronisti dell'epoca hanno raccolto numerosi canti dedicati a Huiracocha. Juan de Santa Cruz Pachacuti ci ha trasmesso il suggestivo inno con cui l'Inca Manco Capac invocava la protezione del dio. È un inno centrato totalmente sulla sua onnipotenza, dove la senzazione di turbamento dell'uomo che non percepisce segni tangibili della partecipazione degli dei alla propria vita è presente nell'invocazione a Dio. Wiracocha, |
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(1) Nueva historia de la literatura hispanoamericana, Madrid, Editorial Castalia, 1997 - G. Bellini |
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