Cantautori e Trovatori  
Victor Jara
 


Victor Jara nasce a Lonquen, una piccola città nei pressi di Santiago, in Cile, da una famiglia di contadini. Dopo alcuni anni di matrimonio, suo padre li abbandona e la madre, Amanda, si ritrova a dover crescere da sola Victor e i suoi fratelli e sorelle. E' una donna ottimista e molto forte: lei stessa cantante, insegna a cantare e a suonare la chitarra anche a Victor, e avrà una grande influenza sul suo futuro stile musicale. Amanda muore quando Victor ha solo 15 anni: egli allora entra in seminario, ma dopo soli due anni ne esce per andare ad arruolarsi nell'esercito, dove rimane per alcuni anni. Al suo ritorno a Loquen, Victor inizia a studiare la musica popolare cilena e ad interessarsi di politica. Si esibisce in pubblico sempre più spesso, e nel 1966 esce il suo primo disco intitolato semplicemente "Victor Jara". Le sue canzoni sono piene d'amore per il suo popolo, ritratto come semplice e gran lavoratore: molte di esse sono attacchi contro le ingiustizie sociali e gli scandali politici. Victor è elemento portante del movimento musicale conosciuto come Nueva Canción Chilena, coinvolto in molte attività rivoluzionarie.

Svolge anche un'intensa attività teatrale: nel 1960 mette in scena come regista "La Mandragola" di Machiavelli e successivamente passa ad autori come Bertolt Brecht, Raul Ruiz, Alessandro Sieveking, Peter Weiss. Nel 1961 come direttore artistico lavora in Olanda, Francia, Unione Sovietica, Cecoslovacchia. Nello stesso anno conosce la futura moglie, Joan Turner. Nelle elezioni presidenziali del 1970 si schiera per Salvador Allende, dando concerti in favore dei suoi ideali politici.

La campagna di Allende è un successo ma, poco dopo essere stato eletto, il neo presidente viene destituito da un colpo di stato organizzato dai militari. Nel corso dei rastrellamenti di quei giorni, anche Victor viene arrestato. Dopo alcuni giorni di prigionia viene portato, assieme ad altri prigionieri politici, nello stadio nazionale del Cile, dove aveva tenuto alcuni dei suoi concerti per Allende. In quel luogo i militari stanno torturando i prigionieri: spezzano le mani di Victor e lo deridono, esortandolo a cantare le sue canzoni. Nonostante le torture, Victor intona la canzone del Partito di Unità Popolare, e viene brutalmente ucciso a colpi di pistola. Sua moglie Joan viene condotta davanti al suo corpo massacrato e ha solamente il tempo di organizzare il funerale e la sepoltura, prima di lasciare segretamente il paese, portando con sé alcuni nastri con la musica del suo Victor. Oggi le sue canzoni, politicamente impegnate e così intensamente umane, sono ricordate ed amate in tutto il mondo.

Nel repertorio del coro:

Pallino A Luis Emilio Recabarren
Pallino
Luchín
Pallino Lo único que tengo
Pallino El aparecido

 

 
Victor Jara Victor Jara Victor Jara  
Victor Jara
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Victor Jara
Associazione Culturale Coro Hispano-Americano di Milano