Cantautori e Trovatori | ||||||||||||||
Victor
Jara |
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Svolge anche un'intensa attività teatrale: nel 1960 mette in scena come regista "La Mandragola" di Machiavelli e successivamente passa ad autori come Bertolt Brecht, Raul Ruiz, Alessandro Sieveking, Peter Weiss. Nel 1961 come direttore artistico lavora in Olanda, Francia, Unione Sovietica, Cecoslovacchia. Nello stesso anno conosce la futura moglie, Joan Turner. Nelle elezioni presidenziali del 1970 si schiera per Salvador Allende, dando concerti in favore dei suoi ideali politici. La campagna di Allende è un successo ma, poco dopo essere stato eletto, il neo presidente viene destituito da un colpo di stato organizzato dai militari. Nel corso dei rastrellamenti di quei giorni, anche Victor viene arrestato. Dopo alcuni giorni di prigionia viene portato, assieme ad altri prigionieri politici, nello stadio nazionale del Cile, dove aveva tenuto alcuni dei suoi concerti per Allende. In quel luogo i militari stanno torturando i prigionieri: spezzano le mani di Victor e lo deridono, esortandolo a cantare le sue canzoni. Nonostante le torture, Victor intona la canzone del Partito di Unità Popolare, e viene brutalmente ucciso a colpi di pistola. Sua moglie Joan viene condotta davanti al suo corpo massacrato e ha solamente il tempo di organizzare il funerale e la sepoltura, prima di lasciare segretamente il paese, portando con sé alcuni nastri con la musica del suo Victor. Oggi le sue canzoni, politicamente impegnate e così intensamente umane, sono ricordate ed amate in tutto il mondo. Nel repertorio del coro: A Luis Emilio Recabarren
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