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La carta
 
Musica e testo di Violeta Parra

Elaborazione di Antonio Neglia

Cile
 

 

Me mandaron una carta
por el correo temprano
en esa carta me dicen
que cayó preso mi hermano
y sin compasión con grillos
por las calles lo arrastraron. Si!

La carta dice el motivo
que ha cometido Roberto:
haber adherido al paro
que ya se había resuelto
si acaso esto es un motivo
presa voy también, sargento. Si!

Yo que me encuentro tan lejos
esperando una noticia
me viene a decir la carta
qu´en mi patria no hay justicia
los hambrientos piden pan
plomo les da la milicia. Si!

De esta manera pomposa
quieren conservar su asiento
los de abanico y de frac,
sin tener merecimiento,
van y vienen de la iglesia
y olvidan los mandamientos, sí.

Habrase visto insolencia,
barbarie y alevosía,
de presentar el trabuco
y matar a sangre fría
a quien defensa no tiene
con las dos manos vacías, si.

La carta que me mandaron
me pide contestación
yo pido que se propale
por toda la población
qu´ el León es un sanguinario
en toda generación. Si!

Por suerte tengo guitarra
y también tengo mi voz
también tengo siete hermanos
fuera del que se engrilló
todos revolucionarios
con el favor de Dios. Si!


 

Mi hanno mandato una lettera
con la posta del mattino.
Mi dicono in quella lettera
che hanno arrestato mio fratello
e senza pietà, con le manette
lo han trascinato per strada, sì.

La lettera dice il delitto
che ha commesso Roberto:
aver appoggiato lo sciopero
che era già finito.
Se questo è un buon motivo,
arrestino anche me, sergente, sì.

A me che son lontana
aspettando una notizia,
giunge una lettera e dice
che nella patria mia non c'è giustizia:
gli affamati chiedono pane,
piombo gli dà la milizia, sì.

In questo modo pomposo
vogliono il posto salvare
quelli del ventaglio e del frac
senza merito vantare.
Vanno e vengono dalla chiesa,
e dimenticano i comandamenti, sì.

Si è mai vista più insolenza,
barbarie e fellonia
di tirar fuori il moschetto
e ammazzare a sangue freddo
chi è privo di difesa
e con le mani vuote, sì.

La lettera che ho ricevuto
chiede la mia opinione.
Io chiedo che si diffonda
in tutta la popolazione
che "Il Leone" (*) è un sanguinario
in tutta la generazione, sì.

Por suerte tengo guitarra
y también tengo mi voz
también tengo siete hermanos
fuera del que se engrilló
todos revolucionarios
con el favor de Dios. Si!

(*) "Il Leone" era il soprannome dato al presidente cileno di destra Jorge Alessandri Rodríguez, figlio di Arturo Alessandri Palma, vecchio gangster della politica cilena, detto "El León de Tarapacá". Durante la dittatura, Jorge Alessandri divenne un importante collaboratore del regime militare.

Associazione Culturale Coro Hispano-Americano di Milano