Home
AprenderCantando
Olê, muié rendêra

Elaborazione di Pinto Fonseca
Tradizionale

Brasile

 
Olê, muié rendêra
olê, muié renda
tu me ensina a fazê rendá
que eu te ensino a namorá.
Virgulino é Lampeão
É Lamp'é, é Lamp'é, é Lamp'é,
é Lampeão.
O seu nome é Virgulino,
o apelido é Lampeão.
Olè, ricamatrice,
Olè, ricamatrice,
Tu mi insegni a far ricami
Che io ti insegno a fare l'amore
Virgulino è Lampeão
È Lampe, Lampe, Lampe,
È Lampeão.
Il suo nome è Virgulino,
il soprannome è Lampeão

Virgulino Ferreira Da Silva, conosciuto con il soprannome di Lampeão, nasce nel 1900 e cresce tra le lotte dei Cangaçeiros, alle predicazioni dei vari santoni o fanatici religiosi tipo Antonio Conselheiro(v) e i Canudos(v), alla durissima vita dei lavoratori nelle grandi proprietà agricole. 


L'appellativo Lampeão Virgulino lo guadagnerà, dicono i racconti, durante uno scontro con la polizia, quando il suo fucile arrivò a sparare così tanto da fare luce come un lampione. Un'altra leggenda racconta che di notte Virgulino usasse accendersi un sigaro ‎dietro l’altro per illuminare il cammino nel buio del sertão. 

Virgulino era il tipo classico del Sertanejo, piccolo e magro, ma forte e resistente, capelli lisci lasciati lunghi in segno di lutto per la morte di un familiare. Sapeva scrivere correttamente e suonava qualche strumento musicale.Carattere forte e deciso possedeva tutte le doti necessarie a esercitare il comando su chi gli stava vicino e nell’ambiente sertanejo. Fu infatti il cangaceiro che durò di più, diciannove anni di cui diciassette come capo indiscusso. 

La tradizione popolare lo descrive come un eroe, divenuto bandito in seguito all'assassinio del padre. Sembra invece che Virgulino sia approdato alla condizione di bandito-ribelle per una delle faide tra famiglie tanto diffuse nel Sertão.

La leggenda di Lampeão, diffusa dai cantastorie e tramandata nella letteratura popolare, è quella di un personaggio che, a capo di una banda di quasi duecento elementi, percorre immensi territori rubando, mostrandosi generoso, ma anche uccidendo e torturando i propri nemici con barbarica ferocia. Per questo molti lo descrivono come un Robin Hood Sertanejo che lottava contro i forti a difesa dei deboli. 

I forti erano gli oligarchi, i ‎latifondisti, i “coronéis”. Lampeo e gli altri cangaceiros non dovevano essere mossi solo da motivi ‎personali per attaccarli, sequestrarli, derubarli, ucciderli. La fame era padrona di quelle terre, soprattutto durante la grande siccità del 1915 e, mentre bambini, donne e uomini del sertão morivano a migliaia, i ricchi latifondisti se la spassavano allegramente.

Nel 1929 Virglino incontrò Maria Gomes de Oliveira e se ne innamorò. Maria si unì alla ‎banda e divenne la donna del “Capitão”, conosciuta semplicemente come Maria Bonita.

Vi fu un momento in cui le autorità arrivano ad assoldare lui e la sua banda contro la “Colonna Prestes”, un forte gruppo di giovani ufficiali che scorrazzava per il Brasile dopo un fallito golpe militare. Ma una volta armato con nuovi fucili e molte munizioni, Lampeão si guardò bene dal farsi coinvolgere in vicende a lui estranee.
La fine di Lampeão nella zona montagnosa di Angico, nello Stato del Sergipè è avvolta nel mistero. Era un luogo da lui ben conosciuto, per esservisi rifugiato nel passato, e di accesso molto difficile. È per questo che la versione ufficiale che ne dette la polizia è scarsamente credibile. Non vi fu uno scontro a fuoco ma, più probabilmente, Lampeão fu avvelenato da un traditore che consegnò lui, Maria Bonita e altri nove cangaceiro alla polizia che li stava inseguendo da vent’anni.
Le teste del cangaceiro e delle due donne furono tagliate e messe sotto spirito. Dopo essere state esposte durante tutto il viaggio finirono a Salvador, qui rimasero per trent’anni nell’Istituto Medico-Legal Nina Rodrigues espostialla vista dei curiosi. Finalmente un pietoso governatore dette loro sepoltura.

Virgulino Ferreira Da Silva
Virgulino


     
Associazione Culturale Coro Hispano-Americano di Milano