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Cueca

Esistono molte teorie sull'origine della Cueca. Alcuni sostengono che sia di origine precolombiana o aborigina, altri che derivi dal fandango spagnolo oppure dalla zambra hispano-morisca; altri ancora hanno speculato sull'origine negra; vi è chi la considera proveniente dal Perù oppure dalla Nuova Guinea. Secondo José Zapiola la cCueca, con il nome di Zamacueca, arrivò in Cile con le bande dell' Esercito Liberador del Perú (1824 ca.), una delle quali era guidata da José Bernardo Alzedo. Questi sarebbe stato, in seguito, maestro di cappella della Cattedrale di Santiago. Subito ne venne modificato il nome in Cueca chilena o, semplicemente, chilena e come tale la si ritrova con diverse varianti, in Perù, Bolivia, Argentina, Ecuador, Messico e California.

Nella maggior parte del territorio cileno le Cuecas sono cantate, mantre al nord sono, generalmente, strumentali. In questo caso la chitarra,utilizzata nel resto del paese, è sostituita, a volte, da una banda de bronces (ottoni) o di zampoñas.

La Cueca è cantata all'unisono o a due voci, con accompagnamento di chitarra, piano, arpa, acordeón, pandero, tormento ed altri strumenti di percussione, tra cui il battere delle mani e il proferire di frasi per stimolare i ballerini e vivacizzare l’ambiente. E' una danza molto complessa. Il suo interesse e la sua ricchezza letteraria e coreografica le conferiscono un posto d'eccezione fra le danze folcloriche nazionali e, senza dubbio, un primato fra le danze americane. Per comprenderla meglio, è necessario considerare la sua coreografia in relazione con la struttura melodica e la struttura letteraria. La coreografia è molto somigliante a quella delle antiche justas o dei tornei medioevali e deriva dalla pantomima amorosa. Rappresenta i passi del galanteo (galateo) e la conquista amorosa, in cui i componenti della coppia, provvisti di fazzoletti che piegano al vento, si collocano ad una certa distanza l’uno dall'altra e sviluppano i loro movimenti in un circolo immaginario le cui metà appartengono a ciascuno dei ballerini.

Lungo il territorio cileno si sviluppano diverse varianti della danza sia tra i minatori del carbone, i pescatori di Chiloé, huasos de Colchagua o i settori urbani. Queste varianti arricchiscono il folclore ma non si deve dimenticare che la Cueca è una danza di coppia, in cui risaltano la grazia, picardia (piccardia, astuzia), la modestia e la dignità della donna, insieme alla virilità, destrezza e spirito conquistatore dell'uomo.

Se studiamo la sua struttura poetica e musicale, troveremo una straordinaria complessità nell'utilizzo di sillabe e suoni. Allo stesso tempo, relazioni di ricorrenze fra due frasi melodiche una antecedente o domanda, e l’altra conseguente o risposta. Lo studio del testo ci rimanda ai suoi precedenti come il virelai trovatorico, ma dove non mancano il firfefai, danza contadina derivata e, chissà, qualche influenza mora del zejel e della nuba.

La complessità della Cueca rende quasi impossibile, per chi non la conosce, capire quando finisce, o quando e perché i ballerini fanno le loro evoluzioni coreografiche in circolo. Speriamo che la spiegazione che segue serva per chiarire questi dubbi.

La cueca è costituita musicalmente da due frasi, che denomineremo A e B e letterariamente, di tre elementi:

  1. una cuarteta (quartina) di otto sillabe ogni verso,
  2. una seguidilla (1) di sette versi di sette e cinque sillabe, di cui si ripete il quarto verso aggiungendole un "Ay, sí",
  3. un pareado o remate (versi a rime baciate o conclusione) di due versi, che possono derivare dall'ultimo e antipenultimo verso della seguidillaoppureinsrire un testo diverso.

Tutto questo costituisce ciò che si chiama un pie di cueca .

La norma è quella di ballare tre pies di cueca di seguito che si considerano, nell'assieme, come una cueca completa. A volte, si usa aggiungere un cuarto pie di cueca.

Esempio:la cueca 'Debajo de un limón verde' nella sua versione strofica:

 

CUARTETA

Debajo de un limón verde
donde el agua no corría
le entregué mi corazón
a quien no lo merecía

SEGUIDILLA

Veinticinco limones
tiene una ramaha
y amanecen cincuentae
(por la mañana, ay sí),
limón maduro
hácele un cariñito
con disimulo

PAREADO

Naranjas y limones
los corazones

QUARTINA

Sotto un verde limone
dove l'acqua non scorreva
le consegnai il mio cuore
a chi non lo meritava

SEGHIDIGLIA

Venticinque limoni
reca un ramo
all'alba ne spuntano cinquanta
(di mattina, ahi sí!),
limone maturo
fagliele una coccola
dissimolando.

CONCLUSIONE

Arance e limoni
questi cuori

   

Questi versi sono adattati alla melodia musicale per mezzo dei chiamati (ritornelli intercalati (muletillas), per esempio: "Mi vida", "Caramba" o altre aggiungendo oppure allungando le sillabe trasformando così questi tre elementi letterari basilari in qualcosa molto più complesso.

La cuarteta (quartina) per esempio, si trasforma in sei frasi letterarie, che corrispondono ad altre sei frasi musicali.

  • il primo verso della cuarteta corrisponde alla melodía A,dove ciascuno dei ballerini esegue un giro (vuelta) completo o una partida (partenza, inizio) realizzando, per così dire, una ricognizione del campo da ballo.
  • il secondo verso corrisponde alla melodia B e si ripetono verso e melodia.
  • il terzo verso, corrisponde alla melodia A;
  • il quarto verso, corrisponde alla melodia B, e dopo si ripete il primo verso, però, questa volta, con la melodia B.

La seguidilla (seghidiglia) è formata da cinque frasi musicali che si dividono in due parti. La prima parte della seguidilla include tre frasi in cui si cantano:

  • i versi uno e due con la melodia A, intanto i ballerini approffitano per cambiare posizione, facendo ciascuno un semi circolo, ciò viene detto vuelta.
  • la melodia B corrisponde ai versi tre e quattro, e la terza frase, corrisponde, anche, con la melodia B, ripete i versi uno e due.

La seconda parte è costituita da due frasi musicali:

  • la prima frase A corrisponde ai versi quarto e quinto, e coincide con una nuova vuelta dei ballerini, che occupano mezzo giro cada uno, formando entrambi un circolo completo.
  • La seconda frase B svolge i versi sei e sette della seguidilla.

Infine il pareado (versi a rime baciateo conclusione) include i versi scelti con la melodia A, e coincide con l'ultima vuelta dei ballerini, all'interno del circolo immaginario, per la conclusione finale dove si consuma la conquista. Sempre las vueltas (i giri) si fanno verso la destra, in senso antiorario. Da questa descrizione, si può osservare che la cueca è formata da dodici frasi musicali, che si dividono in due settori di sei frasi cada uno. Il primo settore di esse corrisponde alla cuarteta (quartina) ed il secondo settore, alla seguidilla ed al pareado. La struttura interna della cueca crea un vero e proprio gioco di numeri, al quale si deve aggiungere quelli della struttura numerica delle sillabe dei suoi versi. Questo è così sorprendente, e ratifica, ancora una volta, le sue antiche origini medioevali perpetuate, curiosamente, in maniera non scritta nel cuore e nell'intimità del popolo cileno.

E' strutturata in tres pies (tre piedi): per norma va ripetuto tre volte lo schema completo, tre strofe, dodici frasi musicali, diciotto versi, tre volte ed un giro completo iniziale. La cueca s'imparenta, quindi, non solo con gli antecedenti remoti già menzionati, ma anche con la risultante numerica dei multipli di tre e quattro, tema studiato nella Antichità specialmente da Pitagora, e di gran contenuto metafisico nel medioevo. Per questa ragione, è poco credibile la spontanea comparsa della cueca durante il periodo dell'Indipendenza (18/11/1810), ma piuttosto, che essa sia fiorita, insieme al sentimento di liberazione, dal suo confinamento secolare come "baile de la tierra" (danza della terra), trasmesso oralmente da generazioni in generazioni, e latente in tutta America. Ciò spiegherebbe, a sua volta, la sua enorme diffusione continentale.

 

1. seghidiglia, strofetta di 4 o 7 versi, mista di quinari e settenari; danza popolare spagnola, Vedi: seguidillas manchegas, naturali della Mancha

2. per approfondimenti sugli strumenti musicali

 

Associazione Culturale Coro Hispano-Americano di Milano