I Taíno sono indigeni Americani di origine pre-Colombiana, abitanti
delle isole Antilliane (Cuba, Haiti e la Repubblica Domenicana, Puerto
Rico, Jamaica e le Bahamas).
Originarimente la tribù sembra aver avuto origini grazie ad una parentela con i Maya.
Questa popolazione è la prima con cui gli europei entrarono in contatto una volta scoperta l'America.
La cultura Taíno fu quasi completamente
distrutta nel XVI secolo. Le cause principali furono le malattie importate dall'Europa
che fecero strage di popolazione nativa e il loro forzato inserimento
nelle piantagioni spagnole dove venivano, contemporaneamente, inseriti schiavi
africani. Ciò causò un sostanziale mescolamento tra la popolazione
Taino e gli schiavi africani. Inoltre, gli Spagnoli che arrivarono per
primi nelle Bahamas, a Cuba e a Hispaniola nel 1492 e, più tardi
a Puerto Rico nel 1508, non si portarono donne dall'Europa, questo diede
luogo a matrimoni civili tra gli spagnoli e le donne Taíno da cui
nacquero figli meticci.
All'arrivo degli Europei nel 1492, la popolazione
Taino contava circa 3.000 individui divisi in cinque regni, ognuno di
questi governato da un Cacique, chiamato anche "Guare" o "Yucayeque" a cui venivano pagati i tributi. Inoltre era presente una sorta di capo supremo al quale i diversi capi tribù portavano dei tributi. Al loro interno, le tribù, si dividevano in tre classi sociali distinte: i "Naborias" o cittadini lavoratori della terra, i "Nitainos", o notabili e nobili e i "Bohiques Chamanes" cioè i sacerdoti.
I Taíno
sono parenti dei popoli Arawakani del Sud America ed hanno lo stesso ceppo
linguistico. Nelle isole viveva un altro gruppo indigeno - appartenente
anch'esso ad un'altra popolazione Arawakana - chiamato Carib.
Ancora oggi, nonostante tutto, molti abitanti di Cuba, Porto Rico e Repubblica Dominicana continuano a considerarsi Taino . |
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