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  Proposte musicali

A este sol que nace
Cinque secoli di musica per la natività

 

E' dall’anno Zero che la simbologia del sole nascente è stata associata all’avvento del Cristo. La data scelta dalle prime comunità cristiane per celebrare il Natale cadde così a ridosso del solstizio d’inverno, a significare la vittoria della luce sulle tenebre in una prospettiva non solo pagana e legata al ciclo delle stagioni, ma escatologica e tendente all’eternità.

Naturalmente la musica ha sempre accompagnato, riconosciuto e celebrato l’aspetto festoso di questa particolarissima nascita, che evoca la rinascita e la risurrezione di là da venire.

Il concerto “A este sol que nace” spazia pertanto dai primi del Cinquecento ai giorni nostri, offrendo una panoramica quanto più ampia possibile di come il tema sia stato sviluppato nella polifonia corale, attraverso i tempi e gli spazî toccati dall’influenza della Spagna.

Sole

L’aspetto più fertile del regno di Carlo V, il sovrano che si vantava di come sul suo Impero “non calasse mai il sole”, è legato al consolidamento di un’illuminata pratica di mecenate delle arti. Così, nel periodo passato alla storia come il “Secolo di Ferro” per l’imperversare delle guerre che lo funestarono, il rigoglio musicale rappresenta al contrario una testimonianza di fioritura e scambio culturale che coinvolge le principali corti europee del tempo, non da ultime quelle italiane. A quest’epoca risale il celebre Cancionero de Uppsala, una raccolta di 54 pezzi d’autore tra cui dodici Villancicos de Navidad, di cui presentiamo una selezione di brani. In alcuni la matrice schiettamente popolare viene nobilitata da una scrittura testuale e musicale più colta, in altri l’ispirazione ecclesiastica acquista vigore con l’eco di sonorità provenzali.

Ed anche nel Nuovo Mondo, dove il mito del Sole che genera la vita è stato cardine per numerose culture autoctone, il sopraggiungere del Cristianesimo porta, assieme ai noti aspetti conflittuali, una ventata di rinnovamento artistico, innestando su un ricco substrato musicale già presente le forme, i modi, le tecniche e gli strumenti che nella vecchia Europa avevano trovato una loro maturità espressiva. Assistiamo così a commistioni di stili e linguaggi, dove il nativo e l’ispanico si ricreano musicalmente a vicenda, non scevri da influssi di stampo africano.

Il risultato sono brani in cui la sacralità senza compromessi dell’evento cantato non rinuncia alla vivezza del ritmo, al coinvolgimento sensuale che predispone il corpo alla danza - come incita con forza e gioia un pezzo emblematico, che racchiude in sé l’essenza della Natività: ”ande al baile al sol que ha nacido, por Dios verdadero oy todos le aclamen!”.

 

Associazione Culturale Coro Hispano-Americano di Milano