Ay Timindi Quinda qua
De Jesú Mari José
San Bartolo Maco
señó San Rafé
Eso tu lindo-zo quito
Tu labito son rosao
Lo parece boca la mico
Con zapote colorao
Eso su cinturita
Lo corpito son-bonito
Lo parece mi calabazo
Con su coyunda amarrao
Ahi “Ti-min-di –quin-da-qua”
(2)
Gesù Maria e Giuseppe
San Bartolo “grande”
signore San Raffaele
“Eso tu lindo-zo quito” (3)
il tuo labbro di colore rosa
somiglia alla bocca del “mico” (4)
Con zapote colorao con “zapote” (5) rosso
Codesto/a sua vita (6)
Il corpicino è bello
Somiglia la mia zucca
Con la sua stringa ben legata.
1.
La discordanza tra il genere, il singolare
e plurale, nonché l’uso del neutro ed in particolare l’uso
dei diminutivi, ci presenta uno spagnolo poco ordosso. Sicuramente rispecchia
la contaminazione della antica lingua parlata dal popolo, in quella regione
in cui confluivano l’influenza africana, spagnola ed aborigena india.
2.
Timar= robar con engaño,
hacerse guiños los enamorados (guiñar= ammiccare, guiño=
ammicco)
Timaná= città della Colombia, ametista cristallo di rocca,
fábrica de sombreros de jipijapa (cappello fabbricato dagli indios
Jipijapa (Ecuador), con la paglia toquilla e
portato dagli incettatori sul mercato di Panamá, algodón,
cera, etc.
Timbío=ciudad de Colombia, prov. de Papayán (Cauca)
(1)
3.
Quindío=sierra nevada de
los andes colombianos, entre Tolima y Cauca (5.150 m de altura
Quinde= uno de los nombres del colibrí (Am.)
Quin= (Col) quiño, señal, hoyuelo en la madera.
4.
Scimmia dalla lunga codacaratteristica
del luogo
5.
Frutto dell’albero zapote
6.
Vita
7.
Si riferisce alla “zucca
da vino”, divisa in due da una specie di cintura.
Traduzione di Tonka Mimika Silva,
primavera 2007
Associazione Culturale Coro
Hispano-Americano di Milano