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Mi cutral

Canto tradizionale Andino-Mapuce

Arrangiamento di Hugo Villarroel Cousiño

Cile

 

 

Es mi araucana linda
como rayén de azucena
fragua de luna clara
cural de agua serena

Sobre su falque lleva
como la noche su trenza
y echo de sol y luna
su trarilonco de seda

Peñi multi quise
quando te fuí a buscar
para calmar mi cutral
para calmar mi cutral

En su cahuel va el indio
por entre bosques y rios
porque su domo ingrata
lo quiere echar al olvido

su chaquitral enciende
con flor de chilca y espino
y a Ňimetrel le ruega
que cambie su cruel destino.


 

La mia araucana è bella
come un fior di giglio
fucina di luna chiara
sorgiva di luce serena

Sopra la spalla porta
come la notte la sua treccia
e fatta di sole e di luna
la sua fascia di seta

Fratello tanto ho voluto
quando a cercarti andai
per calmare il mio fuoco
per calmare il mio fuoco

Col suo cavallo va l'indio
tra i boschi e i fiumi
perché la sua donna ingrata
lo vuole dimenticare.

il suo chaquitral incende
con fiori di chilca e biancospino
e prega Ňimetrel
di cambiare il suo crudele destino.

 

Traduzione di Neva Tonca

L'innamorato raffigura la sua amata araucana come un fiore di giglio, paragonandola con gli elementi della natura, e descrive i suoi splendidi indumenti tradizionali. Egli cerca consolazione per calmare la sua passioni e, cavalcando, attraversa boschi e fiumi perché l'amata lo vuole dimenticare. Allora brucia i fiori rossi dell'arbusto di chilca e prega gli immortali di cambiare il suo destino.

Ngen-Kutral è uno spirito detentore del fuoco. Secondo la mitologia Mapuche, il fuoco fu lasciato dagli spiriti.

Kutral, il centro del focolare in cui dimora Ngen-Kutral .

NOTA
Le parole in lingua mapudungun, in questo canto bilingue, hanno subito alterazioni e contaminazioni di carattere meticcio. La lingua orale dei Mapuche non è del tutto alfabetizzata.

Associazione Culturale Coro Hispano-Americano di Milano