Nella seconda prospettiva, l'arte opera come una valida fonte di conoscienza
permettendoci di penetrare - usando una metodologia appropriata - nei
fenomeni inconsci dei popoli scomparsi che ci hanno lasciato l'attestato
scritto della loro storia. In questo senso l'iconografia, per esempio,
ha permesso agli studiosi di conoscere aspetti che prima erano considerati
irrimediabilmente persi per l'umanità.
Grazie alla frequenza con cui appaiono gli strumenti musicali nelle
offerte funerarie possiamo valutare la fondamentale importanza che la
musica il canto e la danza hanno avuto nella vita dell'uomo americano
preispanico. Purtroppo, non è possibile reinterpretarla, come
neppure recuperare con esattezza le melodie dei loro canti e nemmeno
prefigurare quelle danze che devono aver occupato parte importante della
vita di quei popoli, come si può capire dalla iconografia artistica
dell'epoca.
In tutte queste occasioni la musica il canto e la danza esercitavano,
nello stesso modo in cui lo svolgono oggi, un ruolo comparabile al linguaggio.
Trasmettevano messaggi di allegria o tristezza, esprimevano misticismo,
vigore e ispiravano valore, raccoglimento o timore.
Le uniche testimonianze che i musicisti precolombiani ci hanno lasciato
sono gli strumenti musicali. La loro gamma variegata e le forme immaginarie,
frequentemente associate ad animali, piante e altri elementi della vita
naturale, così come la comune rappresentazione dei musicisti
e danzatori nella pittura e nella scultura precolombiana, ci danno una
idea della vitale importanza della musica tra questi popoli e del ruolo
che essa giocava nelle loro feste, cerimonie religiose o magiche, nell'attività
economica e bellica.
L'enorme varietà di strumenti utilizzati per produrre suoni
nelle loro danze e cerimonie ne rende molto difficile l'identificazione
e descrizione. La maggior parte si è persa a causa della fragilità
dei materiali usati.
Per approfondire Caratteristiche dei manoscritti musicali. |