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suggerimenti sonori per un percorso di conoscenza
 
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PARTE DIDATTICA

(Finalità)

Il presente progetto intende porsi nell’ambito dell’educazione interculturale, una prospettiva pedagogica che assume la dimensione internazionale del sapere come asse centrale della teoria e delle prassi formative: includere la storia e le culture del mondo nei curricola scolastici in un’ottica relazionale e dinamica.

Il numero sempre crescente di persone provenienti da diverse parti del mondo modifica gradualmente il panorama delle relazioni umane all’interno del mondo scolastico e non solo. Stabilire un contatto reale con loro e fra di loro prevede la capacità di orientare le dinamiche relazionali e di apprendimento, favorendo un clima di scambio e di curiosità verso le culture d’appartenenza dei giovani studenti.

La musica è l’elemento che caratterizza e accomuna i giovani e le culture del mondo. Attraverso la musica si possono esplorare continenti, conoscere o scoprire lingue/idiomi appartenenti ad etnie lontane ma ancora presenti sul pianeta, creare suggestioni sonore, al punto da stimolare e suggerire “percorsi di conoscenza”

Si tratta di conoscere “gli altri” in uno spazio di relazioni, fatto di scambi pacifici da intrattenere in un ambito particolare come quello della formazione scolastica.

(Obiettivi)

All’interno di tale prospettiva si pone il progetto “Aprendercantando”come proposta integrativa all’offerta didattica esistente, ponendosi alcuni obiettivi quali:

  • la trasmissione di conoscenze e la divulgazione
  • la valorizzazione del concetto di “intercultura”
  • l’apprendimento di informazioni attraverso un particolare veicolo di comunicazione, riconosciuto ed amato dai giovani, quale è la musica

Oggi per parlare compiutamente di scuola e formazione è necessario complementare e articolare gli approcci strettamente didattici o comunque di tipo specialistico, considerando fondamentale anche l’elemento emozionale, per affrontare ed esaminare a fondo tematiche ed argomenti di vasta portata, alla base di trasformazioni che hanno investito e continuano ad investire il mondo reale.

Il progetto così strutturato non ambisce ad esaurire la vasta e complessa quantità di informazioni e ricerche effettuate nell’ambito della cultura ispano- americana, ma si pone come stimolo per avviare estensioni di esperienze possibili; prima fra tutte condurre i ragazzi a riconoscere ”l’altro” come portatore di valore culturale, e a riconoscere in sé la possibilità di essere portatore di cultura, in uno scambio proficuo, da cui possono avviarsi significativi spazi di approfondimento.

(Metodo)

L’intervento didattico è strutturato in più fasi:

  1. Un momento preliminare i docenti, per integrare l’iniziativa alle specificità della scuola. Ad esempio se tra le materie è inclusa la lingua spagnola si può valorizzare anche l’uso della lingua nella fase espositiva.
  2. Una fase propedeutica con la fornitura ai docenti di materiale utile per un momento formativo/informativo preliminare con i discenti, o attraverso il materiale disponibile sul questo sito.
  3. La lezione-concerto vera e propria.
    Lo spettacolo sviluppa un percorso che parte dall’origine musicale spagnola, per proporre poi elementi di culture, musicalità, idiomi precolombiani preesistenti alla cosiddetta scoperta dell’America ed indagando quindi il progressivo mescolarsi di forme musicali e ritmiche. In ciò si innesta anche la matrice culturale, musicale, ritmica legata alla tratta degli schiavi africani.
    Il cammino è arricchito da riferimenti a miti, leggende e personaggi celebri, che costituiscono sempre uno spunto molto accattivante e stimolante per l’approfondimento storico-culturale.

    Il percorso termina con la canzone d’autore, che rappresenta l’anelito all’emanicipazione culturale, ma anche il tentativo del recupero delle radici e tradizioni, come nel movimento della Nueva Cancion Chilena.
    Il percorso sopra delineato intervalla all’esecuzione dei brani interventi di spiegazione e di guida all’ascolto, che inquadrano storicamente, culturalmente, musicalmente i brani in esecuzione, mostrando e descrivendo anche alcuni strumenti musicali tipici dell’America Latina che vengono adoperati nel concerto: charango,chitarra, bombo leguero, quena, ecc.
  4. L’interscambio.
    Al termine dell’esibizione musicale, si apre un momento di confronto con gli studenti, relativo sia al concerto e alle sue specificità, sia all’esperienza culturale del coro hispano-americano e alle sue finalità, sia al vissuto personale di chi ha esperienze interessanti da riportare. Il confronto preliminare con i docenti definisce l’eventuale utilizzo di strumenti supplementari di verifica
    (questionario,lavoro sui testi,ecc.)
  5. Dopo l’iniziativa è previsto un feed-back con i docenti, per verificare l’esito dell’intervento e la corrispondenza con gli obiettivi prefissati.

SCHEDA TECNICA

Il coro è composto da 28 cantori, con un direttore e l’accompagnamento di due musicisti.

La giornata di concerto è proponibile esclusivamente al sabato

La durata del concerto è prevista attorno alle 2 ore. E’ necessario effettuare una prova del suono prima dell’esibizione. Il concerto dura 45/60 minuti, la parte restante è dedicata all’approfondimento-dibattito.

La durata della fase propedeutica nei giorni precedenti è rimessa alla discrezionalità e alle esigenze didattiche dei docenti. E’ opportuno stabilire un primo contatto tra docenti e associazione almeno tre settimane prima dell’esibizione, per la redazione dei testi di presentazione da adeguare alla situazione richiesta ( lingua, temi di approfondimento … )

Per l’esecuzione del concerto è necessario un locale adeguato ad accogliere gli studenti e il coro, di dimensioni funzionali al numero di partecipanti. Può trattarsi di un teatrino scolastico, di una sala-conferenze, di un’ampia aula. Da non sottovalutare l’acustica degli spazi identificati.


Associazione Culturale Coro Hispano-Americano di Milano