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suggerimenti
sonori per un percorso di conoscenza |
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LA SPAGNA ANTICA La prima parte del programma vuole descrivere un percorso ideale della cultura musicale della Spagna di Isabella di Castiglia e di Ferdinando d’Aragona, il suo approdo nel “nuovo mondo” e le trasformazioni che subì nell’impatto con la cultura indigena. In quegli anni, a cavallo tra il 1400 ed il 1500, la Spagna fu culla di artisti, scrittori poeti e musicisti. La corte di Isabella divenne il fulcro dell’evoluzione musicale nel paese. La polifonia, quotidianamente praticata anche dall’erede al trono, Juan, accanto al fior fiore dei musicisti di Spagna e d’Europa, assunse un ruolo di rilievo che favorì lo sviluppo nella tecnica compositiva e la diffusione delle opere dei compositori spagnoli, oltre i confini nazionali. Prediligendo la musica da camera con testi di poeti castigliani, Isabella seppe valorizzare una polifonia altamente rispettosa della parola. A lei si deve la nascita di molti Cancioneros Musicales: imponenti collezioni musicali manoscritte, prevalentemente profane. Musica, di carattere amoroso, che nasce in questo humus ed è testimonianza della capacità degli autori di assorbire ed elaborare le tendenze che agivano nell’ambiente culturale spagnolo. Suggestioni esterne provenienti dalla scuola francese, italiana e fiamminga, coniugate alle suggestioni delle composizioni popolari che risentivano fortemente, soprattutto nei testi, della presenza delle comunità arabe ed ebraiche. La cultura musicale spagnola, salì sulle navi che partivano dalla Spagna per le Americhe, trasportata soprattutto dagli uomini di chiesa che venivano inviati nelle colonie allo scopo di evangelizzare le società aborigene. Nelle missioni gli indigeni appresero la musica europea e la reinterpretarono dando vita ad un fenomeno sincretico fondamentale per la formazione culturale di tutti i musicisti latino-americani. Brani di riferimento: INDIOS, SCHIAVITU’, SINCRETISMO L’avvio della colonizzazione dell’America Latina da parte
dei conquistadores si tradusse nel tentativo di annientamento delle
culture indigene e si intrecciò con l’importazione di milioni
di schiavi dall’Africa per il lavoro nei campi o in miniera, nel
cosiddetto “commercio triangolare”. E’ forse proprio questa la cifra più significativa del continente latinoamericano: la contrapposizione, per certi versi parossistica, tra la cruda violenza dello scontro tra culture da un lato e la ricchezza, la vivacità, la poliedricità che l’incontro tra le stesse può generare. Un messaggio tutto sommato utile anche per il mondo di oggi. Brani di riferimento: FRAMMENTI DEL PENSIERO MITOLOGICO NEL FOLKLORE LATINO-AMERICANO In questo parte di itinerario musicale si vuole porre l’attenzione
sui testi di alcuni brani del suo repertorio, da cui emergono significativi
accenni, tratti dalla tradizione popolare, narrazioni mitiche e poetico
musicali di personaggi storico-leggendari diffusi nel continente, raccolte
ed elaborate da artisti di talento impegnati nel recupero delle identità
dei popoli aborigeni e meticci latinoamericani, così fortemente
spirituali. Brani di riferimento:
POESIA E MUSICA ISPANOAMERICANA DEL NOVECENTO La poesie d’autore e il canto di protesta caratterizzano fortemente la cultura musicale e letteraria ispano-americana del XX secolo. E' un intrecciarsi di significativi incontri tra poesia e ricerca etnomusicale, in cui si alternano diverse esperienze artistiche ed esistenziali, ad opera di musicisti e poeti noti per il loro contributo dato all'impegno civile e al recupero dell'identità propria dei popoli ispano-americani. E' la poesia dell'impegno politico e sociale, che dopo la guerra di Spagna si trova, per più di mezzo secolo, incessantemente alimentata dai regimi dittatoriali dei vari paesi latinoamericani, dalle sofferenze dell'esilio, dell'ingiustizia sociale, dal sogno del guevarismo e dagli entusiasmi dettati dalla rivoluzione cubana.E’ la musica del sogno e dell’utopia ma anche della presa di coscienza e della denuncia: elabora testi dalla raffinata forma poetica e crea piccoli capolavori musicali, ponendo una particolare attenzione al recupero di sonorità antiche e popolari, non rinunciando però all’estetica del messaggio artistico. Particolare riferimento va dato alla Nueva Canción Cilena. Questo importante movimento artistico, nato spontaneamente tra gli anni 60/70 ed esteso anche in Bolivia e Argentina, ha il merito di aver recuperato la tradizione popolare e di “folklorizzare” la musica autoctona, rendendola accessibile al grande pubblico, iniziando così un processo di riscatto ( che attraverso l’arte diventa anche politico ) dell’allora denigrata e ignorata cultura indigena e meticcia povera . Brani di riferimento: |
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